Un segno che nasce dal cuore:
la storia del nostro logo
Ci sono loghi che nascono freddi, nei tavoli di un’agenzia, frutto di brainstorming, mode del momento e tendenze passeggere.
E poi ci sono loghi che non hanno bisogno di essere inventati, perché crescono dentro una famiglia, come un racconto che si tramanda.
Loghi che respirano la stessa aria di casa, che sanno di caffè tostato la mattina presto, che custodiscono l’intimità dei ricordi.
Il nostro appartiene a questa seconda categoria.

1942 – La visione di Silvestro
C’era una volta un uomo distinto, con il passo calmo e lo sguardo rivolto lontano. Si chiamava Silvestro Marcozzi.
Era il 1942, anni difficili, in cui il caffè era un bene raro, quasi un lusso. Ma per lui non era soltanto una bevanda: era un sogno.
Silvestro voleva il miglior caffè del mondo e voleva portarlo nella vita quotidiana delle persone. Non cercava soltanto chicchi: cercava un’identità, un segno, un cuore che unisse.
1960 – Giuliana e il bozzetto
Vent’anni più tardi, in quella stessa famiglia, un’altra mano raccolse il testimone invisibile di Silvestro.
Era la mano di Giuliana Marcozzi, nipote sensibile e creativa. Aveva l’arte nel sangue e la capacità di trasformare le idee in forme.
Una sera prese un foglio, impugnò una matita e tracciò un bozzetto. Linee semplici, delicate, nate quasi per gioco. Non poteva immaginare che quel gesto, nato dall’istinto, sarebbe diventato la firma di un marchio destinato a viaggiare nel tempo.
1965 – Dal foglio alla confezione
Cinque anni dopo, quel bozzetto divenne realtà.
Comparve per la prima volta sulle confezioni Marcafè, accompagnando ogni pacco che lasciava la torrefazione.
Non era solo un logo: era un sigillo di famiglia.
Ogni cliente che lo vedeva non comprava soltanto caffè: portava a casa una parte di quella storia, un po’ di Silvestro, un po’ di Giuliana, un po’ di quella passione che si respirava tra le mura della torrefazione.
1995 – L’essenza nel segno
Gli anni scorrevano, il mondo cambiava, il design diventava essenziale.
Era tempo di dare nuova veste al marchio, senza tradirne l’anima.
Così, nel 1995, il logo venne ristilizzato: più sobrio, più diretto, ridotto all’essenza.
Era come saper estrarre da un chicco la sua parte più pura: niente superfluo, solo ciò che conta davvero.
2023 – “Marcafè 1942”: la nascita diventa parte del logo
Ottant’anni dopo quel primo sogno, Marcafè decide di rendere il suo legame con la storia visibile a tutti, senza bisogno di racconti.
Il logo ufficiale si arricchisce di una scritta: dal 1942.
Oggi – Un logo, una famiglia, una promessa
Guardando il nostro logo, non vedrete un semplice disegno.
Vedrete il passo deciso di Silvestro nel 1942.
Vedrete la mano di Giuliana che, con una matita, ha tracciato un sogno.
Vedrete il lavoro di chi, negli anni, ha reso essenziale ciò che conta davvero.